Elena lo sa racconta la storia di una madre affetta da Parkinson che cerca giustizia per sua figlia Rita.
Elena lo sa che sua figlia non si è suicidata come tutti dicono ed è determinata a scoprire la verità e trovare giustizia per sua figlia.
Lei non è una madre come tutte le altre, ha sulle sue spalle una malattia invalidante che le rende difficile compiere i gesti della vita quotidiana.
Elena lo sa è un viaggio incredibile alla scoperta della forza di una madre che cerca giustizia.
Nonostante la morte di Rita sia stata classificata come suicidio, Elena decide di mettersi in cammino, con tutte le difficoltà della sua condizione, alla ricerca della verità.
Si tratta di alzare il piede destro, appena qualche centimetro dal suolo, muoverlo in avanti, abbastanza da oltrepassare il piede sinistro, e a quella distanza, qualunque sia, molta o poca, farlo scendere. Si tratta solo di questo, pensa Elena. Però lei lo pensa, e sebbene il cervello ordini di fare quel movimento, il piede destro non si muove. Non si solleva. […] Basterebbe così poco. Eppure non lo fa.
Elena lo sa che dovrà affrontare tantissimi ostacoli, un’indagine è già difficile per chiunque, figuriamoci con il Parkinson, ma è disposta ad affrontare anche l’inferno per sua figlia.
Elena lo sa è un giallo molto particolare che ho apprezzato tanto. La copertina mi ha fatto capire nell’immediato che mi sarei trovata davanti a una storia dall’impatto molto forte e così è stato.
L’autrice è stata in grado di farmi sentire le difficoltà di questa donna che, con la sua patologia, si trova a lottare anche con il suo corpo per trovare pace.
Elena lo sa che la sua storia alla ricerca di giustizia è in grado di coinvolgere emotivamente chiunque la legga.
Una scrittura intensa che mi ha lasciata senza parole.
Una storia al femminile che mette al centro i rapporti familiari e la convivenza forzata con una malattia invalidante chiamata Parkinson.
Vi consiglio di leggerlo!
Se vuoi leggere la trama clicca qui
Rita l’hanno trovata impiccata dentro il campanile della chiesa. Morta.
Un pomeriggio di pioggia, e questo, la pioggia, Elena lo sa, non è un dettaglio secondario.
Anche se tutti dicono che si è trattato di un suicidio.
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