Fuga da Amaltea. Usate il cervello per aver salva la vita!
Recensione a cura di Altea
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Nel 2021 ho letto e recensito la monografia RiLL di Valentino Poppi e me ne ero innamorata, il caso o la fortuna ha voluto che nel 2023 io e il pluripremiato vincitore del Trofeo RiLL ci rincontrassimo per il suo nuovo libro: Fuga da Amaltea, edito per Tabula Fati.

Valentino è un ingegnere elettronico e vive a Bologna, la sua specialità è la fantascienza e la sua penna è affilata quanto un rasoio.

La sua scrittura è precisa, lo vedrete anche voi quando leggerete il suo libro, ogni immagine che trasferisce sul foglio diventa realtà.

Insomma, non potete sfuggirgli!

Fuga da Amaltea è un’avventura rocambolesca dove i “buoni” sono delle figure che tendono più al grigio che al bianco nella scala ideologica dell’umanità.

Se avete amato i libri di Philip K. Dick, l’autore del libro che ha inspirato Blade Runner e la serie L’uomo nell’alto castello, sappiate che con Valentino Poppi siete in buone mani.

Torniamo a Fuga da Amaltea.

In un futuro, davvero non molto lontano, in cui il pianeta Terra è diventato depositario di una conoscenza tecnologica che ora possiamo sfiorare con l’estremità delle nostre dita, un uomo che risponde al nome di Alex Saw viene imprigionato in una struttura detentiva per aver assassinato, non in maniera del tutto volontaria, il sindaco di una città.

Fino a qui, voi amanti dei polizieschi in genere direste: nulla di nuovo sotto al sole e vi vedo che state annuendo con le vostre belle testoline.

Anche io avevo sbagliato strada.

Dovete uscire dalla modalità (quanto è bello non usare il corrispettivo in inglese) in cui dovete risolvere il caso Saw, non è questo che dovete fare.

Alex Saw sa badare benissimo a se stesso, non temete.

La situazione è molto più ingarbugliata.

Sto pensando, mentre scrivo, a come avvolgervi e intrappolarvi tra i cunicoli di questa storia senza dirvi troppo perché qualche piccolo indizio l’ho già disseminato nelle righe precedenti.

Vediamo…

Gli “eroi” di questa storia devono, come dice il titolo, attuare la loro Fuga da Amaltea ma dove si trova questo luogo?

Amaltea è uno dei satelliti naturali del pianeta Giove e potrebbe (forse in futuro) ospitare un luogo in cui i detenuti vengono inviati a fare quello che oggi chiamiamo “lavori socialmente utili”.

Questo sito però, informazione data dai computer, risulta dismesso per un incidente ma vi vengono lo stesso inviati carichi di prigionieri.

Qui inizia il mistero e la fuga.

Saw e i suoi compagni hanno a disposizione un’intelligenza artificiale piuttosto recalcitrante, dei dispositivi olografici e delle tute molecolari, una nave con un computer di bordo dalle direttive molto precise e, come sempre accade, l’attrezzo più utile di tutti in questo frangente: il cervello.

Non c’è una regola che non possa essere aggirata in una qualche maniera ma avete davvero poco tempo per pensarci e non sarà affatto facile elaborare piani sotto pressione costante, questo non è un film con Tom Cruise e non ha la psicologia romantica di Blade Runner.

Avete un solo compito: la Fuga da Amaltea!

Veloci.

Rapidi.

Ah dimenticavo: Non dovete farvi uccidere.

Fuga da Amaltea

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Saw, ti detesto!

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