Non guardare! Non toccare!
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

I bimbi si sa, sono creature molto speciali, traboccano di curiosità e coraggio; avete mai provato ad impartire loro l’ordine di Non guardare! Non Toccare! E vedere ciò che succede?


Jana ha atteso questo libro con grande emozione:

finalmente un libro di Halloween tutto per me!

Scartato con la voracità di un t-rex ha poi assunto la modalità “brivido” nascondendosi sotto una spessa coperta, torcia e libro alla mano!


Ho atteso che riemergesse dal suo mondo prima di chiedere come è stata questa avventura.


Ho immaginato subito di essere una del gruppo perchè spesso anche io faccio cose che non dovrei, ma a volte la curiosità è troppo forte!”.


Una combriccola di quattro monelli non esita ad intraprendere un’avventura, trascinati dalla voglia di scoprire cosa si cela dietro al divieto!
NON GUARDARE! NON TOCCARE! NON APRIRE!

Quegli ordini risuonano in realtà come un invito per i giovani amici a curiosare proprio dove non si dovrebbe, complice anche la notte di Halloween che rende l’atmosfera ancora più intrigante, e tutto può sembrare lecito!


Le pagine buie sono un invito ad esplorare ogni particolare: gatti neri, zucche dai sorrisi malefici spuntano fra gli alberi o dietro le case.


Un brivido doppio, quello per l’avventura nella notte più tenebrosa dell’anno e quello per la trasgressione alle normali regole!


A volte i loro visi sono tesi e spaventati, ma si sa, insieme ci si fa più coraggio!
Finchè qualcosa inizia a sfuggire al loro controllo…

Non proseguirò con il racconto per non rovinare “il brividino” di chi lo leggerà, ma niente paura, fra occhi di gufo e ali di pipistrelli i nostri amici arriveranno a scoprire il mistero.


Un mistero inaspettato!


Buon brivido, dunque, a tutti i bambini che vorranno addentrarsi tra le pagine di Non guardare! Non toccare!
Una storia Spett-racolare!

Mi sembra doveroso rassicurare i genitori sul fatto che questo libro non inneggia assolutamente all’anarchia e nemmeno a non prendere sul serio i divieti che spesso vengono posti per salvaguardare l’incolumità dei nostri piccoli.

Si tratta di una storia molto allegra, che porta comunque a porre l’attenzione sulla curiosità che bambini possiedono.

A volte questo loro istinto va moderato, sono d’accordo, ma quante volte possiamo invece appagarlo prendendo la sua mano ed accompagnandolo a sbirciare e a prendere consapevolezza del reale pericolo?

Non guardare!Non toccare!

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