Siamo foresta io e te
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Siamo Foresta io e te, sembra quasi una frase magica.

Parole sempre più lontane dalla nostra percezione.

Una natura selvaggia e prorompente, che si rivela nella sua bellezza è per noi qualcosa di distante e separato.

Eppure in ogni istante lei ci racconta che siamo parte di un tutto, parte di una foresta che ogni anno soffre sempre un pò di più e noi siamo sempre più lontani da lei.

Nadia Al Omari e Richolly Rosazza hanno fuso dolci e toccanti parole ad immagini delicate e dai colori tenui, per introdurre i bambini ad un argomento non facile.

Lo fanno accompagnandoci nel sogno di una bambina.

All’improvviso ho sentito un rumore assordante.
La foresta ha gridato e l’eco mi ha raggiunta.
E’ stato spaventoso.

La piccola sa già da dove proviene l’urlo di dolore.
Osserva, respira, cerca il contatto, cerca il suo cuore ma…

I battiti che sentivo rimbombare non erano quelli del tuo cuore,
ma dei passi pesanti di chi gli alberi li porta via.

E’solo un sogno?
Si, per questa volta.

Le illustrazioni su due pagine di Siamo foresta io e te ci invitano ad esplorare mentre veniamo avvolti da un’atmosfera calda e sognante.

Non occorrono tante parole, il segreto è osservare con attenzione ogni piccolo particolare.

Siamo nella foresta, possiamo toccare le ali del pappagallo, nasconderci fra le grandi foglie o perfino fare amicizia con una piccola scimmietta .

Tutto è vita e la bambina può osservare il suo gigante da lontano, può salire sui suoi rami e scrutare l’orizzonte, vedere il resto del mondo in tutte le sue sfumature, belle e brutte.

Ancora una volta lo sguardo di Jana, mia figlia di 9 anni, verso Siamo foresta io e te è riuscito a sorprendermi.
Non ha avuto bisogno di molte parole, ma teneva il libro stretto vicino al cuore e i suoi occhi brillavano di speranza e amarezza:

” Non siamo divisi in questo mondo, facciamo parte di creature a cui spesso non ci avviciniamo perchè sembrano molto distanti dal nostro modo di comunicare. Ho capito che non servono le parole quando si appartiene l’uno all’altro, solo il rispetto e l’amore”.

Cammina sicura nella foresta poichè niente le potrà mai accadere, lei è nel suo luogo del cuore, ama e viene amata, lei è foresta e noi siamo lei.

Aria, luce, verde.

Chiudo un libro, ma resta aperta la porta del cuore.

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