Sketchbook vol.1. La sacra arte del segno.
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Oggi cari viaggiatori voglio rompere la consueta routine di racconti, per invitarvi a fluire dentro il disegno senza parole: Sketchbook vol.1.

Si tratta di un’opera di Elena Albanese, artista già conosciuta per The goddess temple Oracle cards e per i meravigliosi lavori su commissione che rappresentano gli archetipi delle Dee.


Dedicarmi ad un sentire puro e, se vogliamo istintivo, è stata una splendida avventura.


Mi sono ritrovata a riflettere spesso su quanto siano necessarie le parole dentro le pagine e sono giunta ad una conclusione estremamente personale.
La lettura implica un necessario ragionamento, riflessioni sui fatti e anche tanta voglia di lasciarsi guidare dall’autore verso la meta da lui definita.
Questo ovviamente è intercalato da tutta quella serie di pause, durante la lettura, che portano la mia fantasia molto lontano, spesso creando nuove situazioni e possibili finali; è sempre un viaggio molto emozionante per me.


Un viaggio che non sempre si conclude con la fine del libro.


E quando il libro non parla nel modo consueto?

Avere fra le mani un libro fatto esclusivamente di immagini porta la mia mente a voler vestire la pelle del serpente, questo perché il serpente è un animale estremamente istintivo e leggendariamente potente.


Striscio lungo il tratto, saggiandone lo spessore e l’intensità.

Circondo l’immagine con occhi, pelle e sensi estremamente acuiti.


E poi mi lascio afferrare dall’emozione e ne divoro l’essenza.

Faccio in modo di divenire parte di quei corpi sacri che Elena sa così meravigliosamente sacralizzare.


C’è qualcosa di ferino nei suoi disegni, un’eco antica che si risveglia e inizia a pulsare forte e prepotente.
Un pulsare così importante che niente è più lo stesso, mi fondo come una macchia di colore nel dipinto e in un attimo…

Io sono lei e lei è me.


Ciò di cui vi ho appena parlato è il tumulto di emozioni che ho attraversato ad ogni pagina, dentro gli occhi di ogni creatura disegnata da Elena.


Non ho però gli strumenti adatti per parlare di tecnica, quindi ho deciso di lasciare che sia proprio la creatrice dello Sketchbook vol.1 a raccontarvi delle sue scelte e del suo percorso partendo innanzitutto dalla definizione di Sketchbook

Elena:

Uno schizzo, bozza o sketch è l’unione di quei primi segni esplorativi nella traduzione in immagine di un pensiero o visione.
Porta in sé la freschezza e l’immediatezza di un gesto istintivo che va man mano approfondendosi e affinandosi.
Lo sguardo si rivolge verso una direzione ad osservare e pian piano, attraverso lo scorrere della matita, si entra nell’ambiente, nella scena, completamente aprendo una relazione e un dialogo attivo con il soggetto incontrato.


Ricordo e tengo caro il giorno in cui udii delle parole molto simili a queste ultime, relative al dialogare, da John Howe uno dei miei artisti preferiti da cui ho avuto l’onore di poter apprendere qualcosa direttamente durante un workshop che tenne al Lucca Comics di un po’ di anni fa in una maniera totalmente delicata eppure estremamente potente.
Ne ricordo lo stupore, l’emozione, le lacrime e il mio guardare in maniera incredula la mia collega e amica poichè sentivo che stava provando ad esprimere qualcosa di molto profondo, che avevo provato e relazionato in maniera forte con alcune pratiche spirituali di viaggio, che avevano mosso emozioni molto profonde in me, conducendomi verso i contenuti che tento di esprimere.

Le sue parole e il modo in cui le espresse avevano smosso e consapevolizzato delle cose in maniera chiara.

Quell’incontro attivato, quel dialogo, è più prezioso del risultato finale dell’opera stessa e attraverso la condivisione dell’opera si può attivare un altro dialogo che si apre al mondo.

Perché Scegliere lo Sketchbook?

Ho sempre amato molto gli sketchbook dei vari illustratori e illustratrici che seguo e ne colleziono diversi, ognuno con la sua impronta personale assieme ai vari libri illustrati e non.

Adoro perdermi nelle loro esplorazioni che diventano talvolta dei carnet de voyage, dove si rivela parte della direzione del loro sguardo, del loro modo di vedere e interpretare, della loro emozione.


L’idea di produrre un primo volume che raccogliesse parte dei miei sketch e matite nacque intorno al 2013, dopo la produzione del mio primo libro illustrato.

Avevo iniziato a raccogliere e conservare le bozze migliori, a selezionare, impaginare, disfare, rifare da zero.

Poi il ritmo si è allentato per dar spazio ai progetti e lavori in corso, ma le immagini hanno continuato a muoversi quotidianamente.

Hanno bussato la porta, talvolta nei momenti più inaspettati, e richiedendo qualche ora di tempo rubato qua e là per sedermi e dare spazio a quel momento di relazione.


Questo libro contiene molta parte di quegli incontri e delle esplorazioni di questi anni.

Parte dagli elementali per muoversi attraverso alcuni dei volti della Dea.

Incontra donne medicina, mitologie (come ad esempio la Vǫluspá), il cammino spirituale, alcune tematiche esoteriche come il tarocco, il tema della morte.

Tutte tematiche a me care e fondamento della ricerca personale che incontra la mia espressione artistica.

Si riposa e rilassa poi su alcune pagine più prettamente fantasy, tra creature immaginarie ibride, liberando la mia parte più giocosa e fanciullesca.


Mi piace pensare che tra te, me e i soggetti ritratti nel libro si instauri un nuovo dialogo.

Un punto di incontro caldo come quel racconto attorno al fuoco di cui abbiamo parlato,

dove potersi guardare negli occhi e nell’anima con apertura di cuore e delicatezza.

Sono qui, sei qui… cosa ti ispira e tu come vedi, come senti, dove si dirige il tuo sguardo?

E se stiamo guardando nella stessa direzione cosa osserva il tuo cuore?

Se interessati all’acquisto, vi prego di contattare Elena Albanese nei social Facebook e instagram

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