Posto sbagliato momento sbagliato

Posto sbagliato momento sbagliato

Buongiorno viaggiatori! Oggi voglio parlarvi di “Posto sbagliato momento sbagliato”, l’ultimo thriller che ho letto grazie a Fazi editore.

Posto sbagliato momento sbagliato è uno dei thriller più chiacchierati del momento.

Perché? Cerco di rispondere facendovi qualche domanda…

Si può impedire un omicidio che è già avvenuto?

Quanto conosciamo realmente chi ci sta accanto?

E se si potesse tornare indietro nel tempo per rimediare a un errore troppo grande?

Posto sbagliato al momento sbagliato risponde a tutte questi interrogativi e a molto altro.

Una madre che, mentre aspetta che suo figlio diciottenne torni a casa, assiste a qualcosa che la sconvolge.

Un omicidio e l’assassino è proprio lui, suo figlio. Come si sopravvive a qualcosa del genere?

Una vita distrutta, un futuro andato in mille pezzi, se non fosse che: Jen, dopo essere andata a dormire si risveglia sempre in un giorno precedente all’omicidio.

La questione sembrerebbe intrigante ma un’ottima presentazione da sola non basta.

Devo essere onesta e dirvi che purtroppo ci sono state delle cose che non mi hanno convinta rendendo questa lettura, a mio avviso, a tratti noiosa, soprattutto perché quando si tratta di thriller cerco suspense, ritmo e personaggi accattivanti e qui non ho trovato nulla di tutto ciò.

In un thriller psicologico, la caratterizzazione dei personaggi deve essere curata nei minimi dettagli e qui purtroppo ho trovato la prima cosa che mi ha fatto storcere il naso.

Ho trovato che l’autrice sia stata superficiale non prestando la giusta attenzione ai dettagli.

Anche sulla scrittura ho avuto qualche difficoltà perché non era abbastanza scorrevole, mi sono mancati colpi di scena e quando li ho trovati erano deboli e troppo dilazionati, e questo ha reso il tutto un po’ piatto.

Sono molto dispiaciuta nel dirvi che la trama dal potenziale ottimo, secondo me, non è stata gestita nel migliore dei modi durante la stesura del romanzo.

Ciò non toglie che questa possa essere una lettura adatta a chi cerca un ritmo più lento, ma per me si è rivelata deludente.

Se vuoi leggere la trama clicca qui.

Se invece vuoi leggere altre recensioni Fazi pubblicate dalla nostra Altea eccole:

L’immortale. Catherynne M. Valente

La casa dalla porta dorata. Elodie Harper

Tre sorelle

Tre sorelle

Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo di Tre sorelle di Therese Anne Fowler, autrice che ho avuto modo si apprezzare grazie al suo precedente romanzo Un bel quartiere, editi entrambi Neri pozza.

Ho letto Tre sorelle con molto piacere, merito della scorrevolezza della storia, scritta senza risultare in alcun modo pesante, nonostante le prime pagine non proprio felici.

Quando si parla di malattia, di morte, di segreti, di famiglia, il rischio è quello di appesantire ma non è questo il caso.

L’autrice racconta le vicende di tre sorelle che ricevono dalla loro madre, in seguito alla sua morte, in eredità un cottage di famiglia e non solo quello.

Le tre sorelle si trovano a dover fare i conti con diversi segreti.

Beck, Claire e Sophie, non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra e vi sarà impossibile non provare empatia.

Le loro stesse vite nascondono dei piccoli segreti, delle cose taciute, alcune per paura, altre per vergogna… chi di noi non nasconde qualcosa?

Un romanzo che ci spinge a non fermarci all’apparenza, a riflettere su ciò che scegliamo di fare ma soprattutto per ciò che potrebbe arrivare di conseguenza.

Una narrazione che svela i segreti pagina dopo pagina, affrontando tematiche importanti con semplicità senza mai sottovalutarne l’importanza.

Sophie è la più giovane e sembrerebbe quella con la vita più soddisfacente, ma non è così…

Claire è una cardiologa pediatrica e si è appena separata dal marito, il perché lo scoprirete leggendo, vi anticipo che c’è di mezzo un uomo ma non dico di chi si tratta.

Beck la sorella maggiore è una giornalista ed è sposata con Paul anche se non sembrerebbero proprio così innamorati.

Perché leggere Tre sorelle?

Perché è un racconto familiare perfetto per essere letto in spiaggia, una lettura da divorare, pagina dopo pagina.

Tre sorelle mette al centro i rapporti familiari e lo fa attraverso queste tre donne che cercheranno di gestire l’eredità ricevuta dalla loro madre in tutti i sensi. La morte arriva e porta scompiglio, soprattutto nelle vite di chi resta.

Therese Anne Fowler è stata in grado di raccontare il tutto con delicatezza, rendendone la lettura appassionante.

Se vuoi leggere la trama clicca qui.

Se invece vuoi recuperare una recensione bellissima di un altro libro Neri pozza, scritta dalla nostra Francesca, clicca qui e lasciati incantare da Una minima infelicità.

La vita è troppo spesso breve e disordinata, piena di complicazioni, difficoltà, tradimenti, errori. Piena di ingiustizie e perdite. E di domande. Quante domande! Le mie iniziano spesso con <<Perché?>>

A volte le risposte arrivano. A volte no.

Il vento non lo puoi fermare. Il turbine che spinge alla vita.

Il vento non lo puoi fermare. Il turbine che spinge alla vita.

Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo de Il vento non lo puoi fermare di Elvira Serra pubblicato da Rizzoli nel 2021.

Ho deciso di pubblicare la recensione nonostante sia uscito in libreria da qualche anno perché la storia scritta da Elvira Serra mi è rimasta nel cuore e vorrei farvela conoscere qualora vi fosse sfuggita.

Il vento non lo puoi fermare è un romanzo speciale.

Elias, il protagonista di questo racconto è un ragazzo molto timido che decide di dichiararsi alla ragazza che fa battere il cuore da diverso tempo.

Una sera, con la scusa di darle un passaggio a casa, prova a trovare le parole giuste per palesare i suoi sentimenti, ma non ci riesce e quindi risale in macchina pieno di delusione per il mancato coraggio.

Non sapeva ancora che nel giro di qualche istante il suo destino sarebbe cambiato per sempre, e purtroppo non solo il suo.

Quella notte, mentre è assorto tra i suoi pensieri, investe una giovane donna che muore sul colpo.

Da quel momento Elias si chiude in camera, diventando lui stesso un giudice che emette la condanna più severa, restare solo, in silenzio, scontando così la sua colpa per diversi anni.

Il vento però non lo puoi fermare e quindi piano piano muove i suoi passi alla ricerca di un nuovo posto dove provare a ricominciare.

Grazie alla musica e a Violetta trova la forza di uscire da quelle quattro mura che sono diventate la sua prigione.

Cerca dunque di cambiare aria lontano dalla Sardegna dove è cresciuto, un nuovo vento che porta coraggio.

Il vento non lo puoi fermare è un libro che trascina verso sentimenti difficili da gestire.

Sensi di colpa che annientano, ma è anche in grado, tra tutto quel dolore, di farci capire come sia possibile tornare a respirare piano piano.

Il vento non lo puoi fermare è ambientato a Cagliari e si percepisce tutto l’amore dell’autrice per la sua terra da come la racconta in queste pagine.

Un amore verso un’altra grande autrice sarda, Grazia Deledda, ed è dal famoso romanzo Elias Portolu che prende ispirazione per il nome del protagonista.

Il vento non lo puoi fermare

Vuoi conoscere la trama de Il vento non lo puoi fermare? Clicca sulla parola LINK

“Smettere di respirare, finché siamo vivi, non è possibile. Pure se vorremmo”.

Piccole umane debolezze. La capacità di far arrivare la vita vera.

Piccole umane debolezze. La capacità di far arrivare la vita vera.

Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo di Piccole umane debolezze di Megan Nolan edito da NN editore che ringrazio per la copia digitale.

Ammetto che questo è il primo libro che leggo dell’autrice e sono rimasta piacevolmente colpita.

La storia è ambientata a Londra nel 1990 e subito ci troviamo davanti a un fatto che sconvolge l’intera città: la morte della piccola Mia Enright che aveva solo tre anni.

Inizia subito a circolare la voce che getta i sospetti su Lucy Green , una bambina che ha alle spalle una famiglia difficile. La sua storia mi ha colpito parecchio.

A indagare sulla faccenda un giornalista parecchio scrupoloso, Tom, che cerca in ogni modo di trovare la notizia bomba che gli permetterà di fare carriera.

Ed è proprio grazie alle sue domande che la Nolan ci farà conoscere le debolezze di una famiglia piegata dalle difficoltà della vita.

Tom pensava spesso alla nonna, mettendosi subito nei suoi panni e immaginando come si sentisse ad aver capito subito come stavano le cose senza impedire che peggiorassero.

Ciò che mi ha colpito maggiormente in questo romanzo è la capacità di far arrivare, attraverso i personaggi, la vita vera, senza filtri. I vari personaggi arrivano al lettore in modo immediato e l’impatto crea un legame che inevitabilmente porta a riflettere.

Cosa mi ha colpito di più in Piccole umane debolezze?

Raccontare dettagli di una trama che va scoperta pian piano rende impossibile non cadere nello spoiler quindi mi limiterò a dirvi quelle che sono le mie impressioni personali.

Sono entrata in apnea nel momento in cui ho iniziato a leggere la storia di Carmel, Lucy e la sua nonna e non sono riuscita a smettere di leggere.

Uno stile di scrittura diretto e scorrevole, ricco di dettagli fondamentali quando si parla di sentimenti, che spesso viene sottovalutato ma in questo caso è stato curato in modo perfetto.

Un racconto dove i pregiudizi non mancano, carico di dolore che naviga attraverso parole che lasciano il segno.

Una storia che colpisce per la sua durezza ma contemporaneamente dona speranza.

Se vuoi leggere la trama clicca qui

Se invece vuoi recuperare la recensione scritta dalla nostra Francesca di Strega, un’altra uscita targata NN editore puoi farlo qui.

Diversi vicini avevano dichiarato alla polizia che Lucy era stata l’ultima persona a vedere Mia Enright prima della sua morte, e che era andata via con lei dalla piazza dove stavano giocando. Aveva trascorsi violenti e proveniva da una famiglia discutibile. 

 

Il mio omicidio. Un thriller originale, inaspettato e sorprendente

Il mio omicidio. Un thriller originale, inaspettato e sorprendente

Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo de “ il mio omicidio “, un thriller originale, inaspettato e decisamente sorprendente che ho letto in anteprima grazie alla casa editrice.

Il mio omicidio non è solo un thriller ma anche un distopico e un romanzo che tratta argomenti importanti come la maternità e la depressione post partum e tanto altro… ma andiamo per gradi.

Lou, la nostra protagonista è una donna sposata e madre di una bimba di nome Nova.

La sua vita viene interrotta da un serial killer che le toglie la vita, ma l’autrice è pronta a stupire con il primo colpo di scena.

Perché Il mio omicidio è così particolare e originale?

Perché grazie alla commissione di replicazione, le viene data la possibilità di vivere ancora grazie alla clonazione.

Sì avete capito bene! Lou, dalle prime pagine, si ritrova a dover rivivere quello che definisce il mio omicidio, attraverso le persone che la circondano.

Ma Lou non è l’unica vittima del serial killer ad aver ricevuto una nuova vita dalla commissione.

Lei e le altre quattro “sopravvissute” si incontravano il martedì pomeriggio per condividere il ritorno alle proprie vite.

Ma le donne del gruppo non avevano reagito come mi ero aspettata. Al contrario, avevano replicato con una raffica di streotipi: Fai una pausa. Te la meriti. Hai tutta la vita per lavorare. […] Se avessi un bebè, lo amerei troppo per separarmene. E avevo sentito la vergogna invadermi fino alla pianta dei piedi…

L’autrice de Il mio omicidio ci porta ad affezionarci a Lou mentre cerca la verità sul suo omicidio. Un percorso pieno di domande, dove l’apparenza nasconde l’inaspettato e ci regala un colpo di scena dietro l’altro tra una riflessione e l’altra.

Ci racconta il suo rapporto con la maternità, ma ci permette di avere anche un punto di vista diverso come quello della madre del serial killer che affronta il dolore della condanna del figlio.

Io non sono riuscita a staccarmi dalle pagine, merito di una scrittura magnetica, un ritmo scorrevole e colpi di scena che tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Se penso a Lou, immagino come per lei non sia stato facile gestire tutto. Proprio quando inizia a indagare si scontra con qualcosa di sconvolgente.

Un romanzo che stupisce per la sua potenza.

Lettura consigliata al 100%

Se vuoi leggere la trama clicca qui

Se invece vuoi leggere le altre recensioni Bollati Boringhieri, scritte dalla nostra Francesca, te ne lascio qualcuna sotto:

Con i denti. Kristen Arnett

Il continente bianco. Andrea Tarabbia

Erano mesi che non stavo in mezzo a tanta gente.

Quelle attenzioni, il contatto visivo accidentale, il mio nome che ogni tanto sembrava mormorare, mi turbavano.

 

Bucaneve. La ricerca di se stessi tra le avversità

Bucaneve. La ricerca di se stessi tra le avversità

Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo di Bucaneve edito Rizzoli.

Ambre è una ragazza di vent’anni che si scontra duramente con la solitudine e questo la porta a un tentativo di suicidio che non va a buon fine grazie all’intervento di Philippe.

«Ambre!»
L’urlo squarciò la stanza come un colpo di frusta. Cadde in ginocchio, le prese i polsi inerti, li strinse forte. Senza volerlo, riaffiorarono vecchi riflessi condizionati. Come se il suo cervello fosse passato in modalità automatica. Fermare l’emorragia. Prendere degli asciugamani, avvolgerli attorno ai polsi, premere per contenere il flusso.

I suoi genitori preferiscono il silenzio e non si preoccupano minimamente di fare sentire la loro figlia amata, questo comportamento compromette il loro rapporto e porta Ambre a dipendere totalmente da un’uomo sposato, Philippe, che la “usa” solo per spassarsela… altro motivo che la spinge verso il gesto disperato.

Da questo momento inizia per lei una nuova vita in un hotel dove inizia la stagione come cameriera e si trova a doversi confrontare con gli altri dipendenti.

Melissa da Costa, in Bucaneve, ci presenta diversi personaggi che provano a fare i conti con le delusioni delle loro vite.

Ambre deve giocarsi bene la sua seconda possibilità ed è facile per chi legge affezionarsi a lei e seguire il suo percorso di rinascita e crescita con molto interesse.

Ho avuto modo di apprezzare l’autrice con i suoi due precedenti romanzi che ho amato tanto.

Un romanzo che grazie ai numerosi personaggi ci pone di fronte alla vita vera, fatta di sacrifici, sbagli, sofferenza ma soprattutto di ricerca del proprio posto in un mondo che non smette di sorprendere.

Bucaneve

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Altri libri recensiti da me?

La casa delle luci

La malnata

Sono due giorni che ho la sensazione di essere ridotta in mille pezzi. Come se fossi esplosa di dolore. Oscillo a seconda del vento, mi sparpaglio, sempre sul punto di dissolvermi. Divento indifferente a tutto ciò che accade attorno a me. E un attimo dopo, torno a provare sensazioni violentissime. E non so nemmeno cosa sia peggio.