Parole d’altro genere. L’importanza della letteratura femminile

Parole d’altro genere. L’importanza della letteratura femminile

Cari viaggiatori, quello di cui vi voglio parlare oggi è un viaggio molto atteso, attraverso l’universo della parola scritta, tutta al femminile: Parole d’altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo. A cura di Vera Gheno.

Vi parlo di “viaggio tanto atteso” non perché si tratta di un libro originale, ma per la maestria e la serietà con cui esso è scritto.


Diciamo che in questi ultimi anni le raccolte di autrici pullulano all’interno del mercato editoriale.
Ne troviamo di tutte le salse e, a dire il vero, trovo che facciano tutte il giusto lavoro di conoscenza e divulgazione che troppo spesso è stato volontariamente omesso.


C’è però una parte importante del libro che credo vada particolarmente presa in considerazione: tutti i discorsi che vengono fatti intorno alla vita, alle opere o a determinati scritti citati nel libro.


E in questo Vera Gheno eccelle.

Se sei una scrittrice,

prima o poi,

da qualche parte, ti chiederanno:

“ Ti consideri prima una scrittrice o una donna?”.

Attenzione. Chi lo chiede odia e teme sia la scrittura che le donne.

Margaret Atwood

Per chi ancora non la conosce, Vera Gheno è una sociolinguista, specializzata in comunicazione digitale, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Insegna all’università di Firenze ed è una Donna Femminista intersezionale.


Parole d’altro genere non si limita alla mera elencazione e presentazione di scrittrici passate. Con grande originalità si sofferma sul modo in cui queste donne sono riuscite a lasciare il segno, soprattutto dentro il nostro modo di pensare.

La diversità, ci racconta nell’introduzione, è la parola chiave del libro.

Infatti l’autrice cerca di diversificare riguardo la cultura, le etnie, ma anche le disabilità.


Vera Gheno assegna ad ognuna di loro una parola che in qualche modo ci indica la strada verso la scoperta del pensiero dell’autrice.


Una carrellata di scrittrici mirabilmente precedute da un lemma e dal pensiero dell’autrice.

Termina poi con una serie di preziosissimi consigli di lettura contemporanei. Uno spazio interessantissimo per chi desidera ampliare la propria conoscenza.

Ed è nello spirito della sorellanza che ho affrontato la costruzione di questo libro,

che adesso non attende altro che di essere letto.

Saffo, Sulpicia, Chiara d’assisi, Mary Wollstonecraft, Matilde Serao, insieme a molte altre vi delizieranno con i loro pensieri controcorrente.


Non mi dilungherò volutamente su di loro perché non vorrei rischiare di svelare troppo, proprio perché val la pena prendersi del tempo, magari ogni giorno, per leggere ciò che questo libro ci propone su ciascuna.


Sono pagine pungenti ed interessanti quelle che troviamo in Parole d’altro genere.

Esplorano il mondo femminile in ogni epoca e cercano di sfondare a colpi di parole i muri imposti dal patriarcato


Non dovremo dimenticare mai che queste scrittrici sono state volutamente messe in disparte.

Oscurate da una letteratura maschile che ha dominato soprattutto all’interno dei testi scolastici, precludendo ai giovani la possibilità di godere di nuove forme di pensiero.


E’ il momento di diventare ponte verso una più ampia conoscenza e di dare alle parole di queste autrici il posto che meritano.

Lo scopo è quello di riuscire a riscrivere il passato e di offrire un nuovo futuro con una prospettiva di possibilità più ampia.


Vera Gheno compie un prezioso lavoro di ricerca e riesce a dare voce a donne che per troppo tempo sono state messe a tacere. Invece sono esistite, hanno scritto, lottato e rischiato.


Parole d’altro genere le riporta alla luce, le colloca nel giusto posto e ci dona uno strumento prezioso per osservare il passato con un grandangolo, non un cambio di prospettiva ma un ampliamento; quello che poi ci darà la capacità di scelte diversificate per il futuro.

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Parole d'altro genere

Il giorno che morirò, la notizia

dovrà seguire le pratiche consuete,

e di ufficio in ufficio attentamente

in tutti i registri verrà cercata.

E là, molto lontano, in un villaggio

dormiente al sole in cima alla montagna,

sul mio nome, in un vecchio registro,

una mano ignota traccerà una riga.

Alfonsina Storni

lo splendore trascurato del mondo

lo splendore trascurato del mondo

Spesso, troppo spesso, trascorriamo il nostro tempo nella disperata ricerca di un’illuminazione “incasellata” dentro religioni o discipline spirituali vecchie e nuove, Lo splendore trascurato del mondo ci racconta come il raggiungimento di uno stato mistico sia alla portata di tutti.


Cari viaggiatori questo che stiamo per affrontare è un viaggio senza meta, o meglio sarete proprio voi a sceglierla a patto di divenire consapevoli che essa è alla vostra portata.

Un viaggio che percorro anche io con il timore di non riuscire ad afferrare pienamente tutto ciò che Romano Madèra, filosofo e psicanalista ci vuole comunicare sul concetto di mistica.


Oltre i limiti che siamo abituati a porci quotidianamente e a quelli che ci impone la società veloce nella quale viviamo, propinando soluzioni veloci usa e getta, Madera ci parla di un nuovo approccio al concetto di “mistica”.


Scevra dalle discipline spirituali, dai corsi che promettono l’accesso alle porte dell’Eden in 10 lezioni e da ogni forma religiosa, troviamo il concetto puro di mistica intesa come pensiero oceanico o “mistica selvaggia”.


La mistica selvaggia cavalca oltre i limiti e ci invita a percepire il sentimento oceanico nella meraviglia della nostra terra, in tutto ciò che ci circonda.

Raggiungere l’estasi nella contemplazione dell’incanto del mondo.


Nel Lo splendore trascurato del mondo,Madera ci racconta come il concetto di mistica venga associato alla fuga dal tangibile, o al rifugio in altre dimensioni, o ancora a straordinarie esperienze di carattere religioso o indotte da privazioni o uso di droghe.

Una pasticca val bene una vita di astinenze.

Potremmo anche dire che noi cerchiamo le dimensioni estatico-mistiche

a prezzi scontati e a effetto immediato.

Non una critica, quella che si legge nel Lo splendore trascurato del mondo, bensì una descrizione di ciò che è la ricerca dell’estasi mistica nei tempi.

La critica piuttosto è rivolta alla società che ci imprigiona nel continuo bisogno di compensare il senso di insoddisfazione, velocemente.


Lo stato di estasi non è quindi prerogativa esclusiva di asceti o santi, ma alla portata di chiunque riesca a percepire, anche solo per un istante la commistione col tutto, la vibrazione verso l’alto dove ogni cellula percepisce la magnificenza e l’appartenenza piena a ciò che ci circonda.


Connessione profonda, meraviglia assoluta, il sentimento oceanico è un’ esperienza impossibile da tradurre in parole, ma talmente profonda da risultare “matrice di tutte le mistiche”.

Il sentimento oceanico sarebbe la sorgente sempre viva,

e irriducibile a una sola corrente,

di ogni intuizione e sentimento della vita e dell’essere nella sua interezza,

la madre di ogni riferimento religioso.

Il libro si presenta a noi come un’indagine continua che l’autore compie attraverso i suoi studi e le sue esperienze.


Si passa dalla trascrizione di alcune esperienze mistiche raccontate dal pubblico di “Uomini e profeti”, una trasmissione che tratta di cultura religiosa su Rai Radio 3, al rapporto tra mistica e psicoanalisi portandoci a conoscenza della stretta corrispondenza tra Freud e Rolland.


Si passa poi all’approfondimento della filosofia del sentimento oceanico fino a discutere di spiritualità laica.


Una lettura sicuramente non facile, ma che ci porta a riflettere sulle emozioni uniche che ci colgono nell’osservare un tramonto o la perfezione di un fiocco di neve, sensazioni che appartengono ad una mistica quotidiana troppo spesso poco considerata ma accessibile a tutti.

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I segreti di Tutankhamon

I segreti di Tutankhamon

Buongiorno viaggiatori, stiamo per addentrarci in uno dei luoghi più misteriosi della terra: l’Egitto, oggi infatti vi accompagno fra I segreti di Tutankhamon .

I segreti di Tutankhamon è un libro scritto da Valentina Santini ed Edito da Longanesi che ho voluto leggere per riprendere la mia passione per l’Egitto.
La cultura egizia mi affascina fin dalle elementari e questa lettura ha saputo entusiasmarmi senza cadere mai nella banalità.

Cosa mi è piaciuto de “I segreti di Tutankhamon” ?

Ho apprezzato ogni scelta dell’autrice, a partire dalla decisione di suddividere in brevi paragrafi i capitoli, ognuno con un titolo che ha reso tutta la lettura scorrevole e mai noiosa.


Ha saputo saziare la mia curiosità stimolandola con tante informazioni di cui non ero a conoscenza.


Si racconta la storia di Tutankhamon, un faraone tra i più conosciuti e di cui si è tanto parlato, l’autrice ci svela tanti aneddoti che rendono questa lettura piacevole intrigante.
Nonostante la sua vita sia avvolta nel mistero ci sono stati tantissimi studi su di lui.

Chi non ha sentito parlare della maledizione del faraone?

Sapevate che Tutankhamon non era il suo vero nome si chiamava Tutankhaton con la t.?

Ovviamente le motivazioni ve le lascio scoprire leggendo il libro.
Leggere questo libro per me è stato come vedere un documentario curato nei minimi dettagli.


Valentina Santini è dottoranda in egittologia presso il dipartimento di studi classici storia antica e archeologia dell’università di Birmingham e dopo aver lavorato a Torino al museo Egizio e ora egittologa e addetta alla comunicazione presso il centro studi camnes di Firenze.


Se voi amate l’Egitto e volete viaggiare alla scoperta delle motivazioni che hanno reso Tutankhamon così famoso e importante allora non potete far altro che iniziare la lettura di questo testo.

Perché leggere i segreti di Tutankhamon ?
Se cercate un viaggio ricco di storia, aneddoti ed enigmi questo libro fa per voi
!

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